Qual è stato il brano più difficile che ho preparato?

Nei giorni scorsi, parlando con una ragazza conosciuta su Instagram, mi è stata fatta una domanda che mi ha messo in difficoltà: “Qual è stato il brano più complesso che hai preparato?”

Ecco, in quel momento mi sono resa conto di quanto fosse impossibile rispondere con un solo titolo!

Mi spiego meglio (anzi, mi spiego proprio! 😆)

Non c’è un brano in assoluto più difficile. Per come la vedo io, alcuni pezzi che sulla carta dovrebbero essere semplici possono rivelarsi estremamente complicati, magari perché non li capisco fino in fondo o perché non mi convincono del tutto.

Ovviamente la musica classica ha una complessità tecnica maggiore rispetto alla maggior parte dei brani pop – su questo non ci piove. Ma quello che davvero fa la differenza è il metodo di studio.

💡 Come affronto un brano difficile? Quando mi trovo davanti a una nuova sfida, il mio approccio è sempre lo stesso: scomporre tutto in piccole parti. All’inizio suono lentissimamente, solo per capire come devono coordinarsi le mani (vi pubblicherò presto un video su questo!). Poi, una volta assimilato il meccanismo, accelero gradualmente fino a raggiungere il tempo corretto.

🎶 Tornare a studiare… come ai tempi del Conservatorio! Oggi sono molto felice di riuscire a preparare rapidamente i brani che mi vengono richiesti per matrimoni ed eventi. Ma c’è una parte di me che sente il bisogno di spingersi oltre. Ecco perché sto valutando di tornare a studiare in una scuola, per affrontare repertori più complessi e mettermi nuovamente alla prova.

Perché più si allena la mente e le mani su brani difficili, più quelli semplici diventano davvero semplici.

E poi… volete mettere la soddisfazione di passare mesi a studiare un pezzo e poi suonarlo bene? 🎶✨

Certo, la fase di studio può essere snervante, ma il momento in cui tutto funziona alla perfezione è impagabile.

Chi suona uno strumento sa esattamente di cosa parlo. 🤍